Debiti con il Comune? Ora si possono rateizzare
VALENZA – L’Amministrazione Comunale ha deciso di aderire alla cosiddetta ‘rottamazione delle cartelle esattoriali’, la definizione agevolata delle cartelle di pagamento e degli atti di ingiunzione agevolata prevista dal ‘Decreto crescita’.
Il Regolamento, approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale lo scorso 27 giugno 2019 è un provvedimento che va incontro alle esigenze dei cittadini perché permette loro di liberarsi definitivamente delle ingiunzioni di pagamento attraverso la rateizzazione della somma, con gli interessi, ma senza l’aggravio delle sanzioni.
Si tratta di una preziosa opportunità per i cittadini che intendono mettersi in regola, eliminando definitivamente ogni pendenza fiscale nei confronti del Comune. Nello specifico, l’agevolazione introdotta dall’Amministrazione consiste nel prevedere la possibilità per tutti i contribuenti debitori di tributi nei confronti del Comune e che sono stati destinatari di ingiunzioni fiscali (fase della riscossione coattiva) durante il periodo dal 2000 al 2017, di versare l’imposta a suo tempo dovuta e gli interessi, con esclusione quindi delle sanzioni.
In tal caso i debitori interessati a tale adesione dovrebbero presentare al Comune apposita istanza, con modalità e scadenza, indicando il numero di rate con le quali intendono effettuare il pagamento e relative scadenze. Il tutto entro il 30 settembre, compilando l’apposito modulo scaricabile dal sito www.comune.valenza.it
In seguito, entro il 31 ottobre il Comune comunicherà ai debitori che hanno presentato domanda i dettagli per il pagamento (numero di rate, il cui massimo è n.6 importo, scadenze ecc). Per chi volesse mettersi in regola subito, pagando in un’unica soluzione, il termine è il 28 febbraio 2020. Il provvedimento è adottabile pure per i contribuenti che hanno pagato parzialmente il debito nei confronti del Comune, anche in forma dilazionata.
I cittadini interessati possono consultare il Regolamento sul sito internet del Comune – amministrazione Trasparente o richiederlo direttamente presso l’Ufficio Tributi.