Pro loco, vola Colombo ‘Un gruppo più giovane per il bene della città’
la svolta L’ex assessore presiede una compagine rinnovata. E il vice è un cuoco che sa fare anche il mago...
La novitàViviana Colombo, già assessore, è il nuovo presidenteTroppo pochi tesserati: impegno per avere molti più sociRinnovata la convenzione col Comune, scaduta da tempo
Non è che si possa stravolgere un programma di eventi molto più che imbastito, però qualche spunto di novità lo si può pretendere, nella convinzione che non tutto è perduto anche in una città un po’ complicata com’è Valenza.
Viviana Colombo ci prova. Fresca di elezione presidenziale, è il volto sorridente della nuova Pro loco.
Ex assessore al Commercio nella Giunta di Sergio Cassano, candidata 4 anni fa con una lista civica a sostegno dell’ex sindaco e, ultimamente, vice di Settimio Siepe nell’associazione turistica, la Colombo mescola continuità a rinnovamento, forte di un gruppo ringiovanito e che include anche Domenico Spinelli, un po’ cuoco e un po’ mago (nel senso di prestigiatore), due ruoli che in una Pro loco vanno benissimo, tanto più se sintetizzati in un’unica persona.
Spinelli è il vice, Diana Ponzone si occupa di segreteria e cassa; i consiglieri sono Giuseppe Gatti, Davide Varona, Antonio Manna e Baldassarre Di Bella, mente il collegio dei revisori dei conti è composto da Marco Alba, Chiara Ferraris e dall’ex sindaco Gianni Raselli. A Settimio Siepe il ruolo di presidente onorario e i complimenti di Federico Violo della Consulta comunale del volontariato, che formula alla Colombo i rituali «migliori auguri» nella certezza che «saprà fare bene».
Ha un po’ di sfide da ingaggiare, la presidentessa. Una, tutt’altro che poco significativa, è quella di rimpinguare il numero dei soci, ora piuttosto esiguo. Basti dire che gli aventi diritto al voto per rinnovare il direttivo erano solo 132 (100 i votanti effettivi). Va ben che quando, tre anni fa, Siepe entrò in carica le tessere si fermavano a 74 e che, dunque, si è raddoppiata la cifra, ma da una città come Valenza ci si attendono numeri un po’ più consistenti rispetto a questi che sembrano propri di una Soms di una borgata montana. «Sappiamo che c’è da lavorare anche sotto questo punto di vista – spiega la Colombo – Non ci tireremo indietro. Abbiamo nel gruppo validi giovani che, certamente, porteranno linfa nuova, anche sotto forma di idee». La prima: far rinascere la sagra del pesce (ma non succederà prima del 2020), magari in uno spazio che non sia il Leon d’Oro (poco pratico per questioni logistiche), bensì l’area esterna del palasport che dovrà essere riadattata «e messa a disposizione non solo della Pro loco, ma dell’intera città». Intanto, un’annotazione alla voce ‘cose positive’: Comune e Pro loco hanno firmato l’accordo per la concessione della sede per cinque anni (la convenzione era scaduta da un bel po’). «Non resta che rimboccarci le maniche» dice la Colombo. Primo appuntamento il 26 giugno con ‘Vestiti di Valenza’. E anche lei sarà a cena in perfetto abito rossoblù.,
Massimo Brusasco