“Prima dell’alba” di Paolo Malaguti
Protagonista non citata è la Storia che spinge lautore ad avventurarsi nella bufera di una pagina spinosa di memorie e celebrazioni attorno al mito della Grande Guerra
Protagonista non citata è la Storia che spinge l?autore ad avventurarsi nella bufera di una pagina spinosa di memorie e celebrazioni attorno al mito della Grande Guerra
Protagonista non citata è la Storia che spinge l’autore ad avventurarsi nella bufera di una pagina spinosa di memorie e celebrazioni attorno al mito della Grande Guerra. E il romanzo, che inizia con un banale episodio di vita privata, si dipana in una serie di fatti che assumono via via le dimensioni di una ricerca epica straordinariamente significativa.
Sotto l’occhio attento di un Ufficiale della Polizia di Stato e narrato a distanza quando i ricordi deformano i contorni, è dedicato all’artigliere Alessandro Ruffini, fucilato a ventiquattro anni a Noventa Padovana il 3 novembre 1917, per un sigaro.
A richiamare l’attenzione dell’Ispettore Ottaviano Malossi della Questura centrale di Firenze è il collega Vannucci. Un morto è riverso sulla massicciata che scende da Prato. Vestito con abiti eleganti, il morto porta i chiari segni di una caduta. Tracce di polvere biancastra sulla schiena, uno strappo all’altezza del ginocchio destro. Il volto è quello di un anziano ben curato con capigliatura candida e pizzo lungo e folto. E’ il 27 febbraio 1931 e ben preso, grazie ai documenti, si risale all’identità: è Andrea Graziani nato a Bardolino di Verona il 15 luglio 1864 Luogotenente Generale della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Nel contesto dei fatti p la realtà della vita quotidiana che l’Autore sa trasformare in letteratura con un linguaggio semplice ma “alto” che muta registro nelle descrizioni e nella narrazione dei fatti.