L’Alessandria svolta, in cinque minuti. Pro Vercelli ko
Alessandria – Pro Vercelli 2-1
Marcatore: st 13′ Panizzi, 18′ Santini rig, 45′ Comi
Alessandria (4-3-3): Cucchietti; Gemignani, Sbampato, Prestia, Badan(11’st Panizzi); Checchin, Gazzi, Maltese; Sartore (1’st Santini), De Luca, Bellazzini (11’st Tentoni). A disp.: Pop. Agostinone, Zogkos, Santini, Scatolini, Gerace, Gjura, Akammadu, Coralli, Rocco. All.: Colombo
Pro Vercelli (3-4-2-1): Nobile; Berra, Milesi, Auriletto ; L.Gatto (16’st Fogli), Bellemo (17’st , Sangiorgi, Iezzi; Emmanuello (15’pt M.Gatto, 28’st Schiavon), Mal; Morra (16’st Gerbi). A disp.: Moschin, Merio, Comi, Rosso,Grillo Volpe,Pezziardi, Crescenzi, Foglia, Gerbi. All.: Grieco
Arbitro: Cipriani di Empoli
Assistenti: Buonocore di Marsala e Testi di Livorno
Note: Serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori: 1400 circa. Espulso Auriletto al 17’st per somma di ammonizioni. Ammoniti: Badan, Prestia, Santini per gioco falloso Angoli: 2-0 per la Pro Vercelli Recupero: pt 2′, st 5′
Sulla ruota del Moccagatta esce di nuovo la vittoria. Fondamentale, tre punti per la sicurezza, anche se i cinque minuti di recuperi sono di resistenza pura per i padroni di casa e di assalto per gli ospiti, in dieci nella mezzora finale per il rosso a Auriletto nell’azione del rigore che vale il raddoppio. Un primo tempo con poco gioco, il modulo scelto da Colombo stenta, anche perché dopo un quarto d’ora di 4-3-3, i padroni di casa passano al 3-5-2, ma di punta ce ne una sola. Non fa molto di più la Pro Vercelli, ma il tecnico dell’Alessandria è bravo a rimodellare la squadra a inizio ripresa e Panizzi e Santini dal dischetto rilanciano una squadra completamente diversa da quella umiliata a Piacenza. La rabbia e la delusione sono diventate energia positiva. Mentre questo stadio resta stregato per la Pro Vercelli, che perde Emanuello dopo 15 minuti e dopo la scoppola con la Juventus esce ridimensionata e con la corsa al terzo posto rallentata
LE SQUADRE
Il turn over c’è. Soprattutto Colombo cambia modulo: difesa a 4, con Gemignani e Badan esterni e Sbampato e Prestia centrale. E Gazzi riportato a centrocampo, mentre in attacco c’è un tridente inedito, con De Luca al centro, affiancato da Sartore a destra e Bellazzini a sinistra. Grieco conferma il 3-4-2-1 schierato contro il Gozzano, con la novità di Mal dall’inizio, e Morra terminale offensivo
LA PARTITA
Dieci minuti di nulla, al 12′ Badan ha sui piedi un pallone da incrociare a pochi metri dalla porta, ma colpisce debole. L’occasione, al 15′, è per la Pro Vercelli, che ha appena perso Emmanuello per infortunio: da destra il cross di Leonardo Gatto, per la girata di Morra e Cucchietti deve superarsi per salvare il risultato. Al 40′ una palla d’oro per Morra, che alza sulla traversa. Protestano i Grigi al 42′, quando Milesi affronta Sartore, servito in profondità da Prestia, il brasiliano finisce a terra in area. L’arbitro fa proseguire, il rigore, però, ci potrebbe stare. A inizio ripresa Colombo toglie Sartore, poco consistente, anche perché, a parte i 10 minuti iniziali con il 4-3-3, poi la squadra passa, di fatto, anche un 3-5-2 che non è il modulo per il brasiliano. Al 6′ palla persa male al limite e buon per i Grigi che Max Gatto incrocia un metro sul fondo. Ribaltamento di fronte, alta la conclusione dal limite di Maltese. Poi la gara cambia improvvisamente, la svolta in cinque minuti: al 13′ Alessandria in vantaggio, in profondità per De Luca, Santini manca il tiro, sul tentativo di rinvio di un difensore si avventa Panizzi che di sinistro manda la palla prima sul palo e poi in rete. E’ la fine di di un digiuno di reti lungo tre gare e mezza. Insistono i Grigi e al 18′ Santini si procura il rigore, sulla sua conclusione Auriletto, già ammonito, colpisce con il braccio. Pro in dieci e raddoppio che lo stesso Santini firma, prima rete nel girone di ritorno. Una gara controllata, anche con alcune ripartenze, ma la Pro non si arrende e al 45′, su palla filtrante da destra, la girata di Comi riapre la partita. Che Santini, al 46′, potrebbe chiudere, solo in area, ma calcia addosso a Nobile. Quattro minuti di sofferenza, poi la liberazione. Per i Grigi