Gioco d’azzardo: spendiamo il doppio rispetto alla media nazionale
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Gioco d’azzardo: spendiamo il doppio rispetto alla media nazionale

Il numero delle slot machines in Piemonte è calato del 44% grazie all'introduzione del discusso "distanziometro", inserito in una legge di fatto retroattiva che mira a rendere difficili l'installazione e il mantenimento di dispositivi di gioco presso bar e tabaccai. Ma la situazione è molto più complessa di quanto non possa sembrare

Il numero delle slot machines in Piemonte è calato del 44% grazie all'introduzione del discusso "distanziometro", inserito in una legge di fatto retroattiva che mira a rendere difficili l'installazione e il mantenimento di dispositivi di gioco presso bar e tabaccai. Ma la situazione è molto più complessa di quanto non possa sembrare

ALESSANDRIA – I conti non tornano quando si parla di azzardo sul nostro territorio, da qualsiasi punto di vista si provi a guardarli. 

E le sfaccettature di un problema che sembra inarrestabile sono molte, dalle scelte politiche che hanno portato a una Legge parzialmente efficace ma molto discussa, alle ricadute sul settore e sull’indotto degli imprenditori e dei commercianti che sul gioco legale hanno scelto di investire, fino alle famiglie che vivono sulla loro pelle gli effetti devastanti che può avere un approccio problematico, quando non patologico. 

Nel servizio proviamo a indagare il problema, partendo da un dato che da solo non può che mettere in allarme. Sul nostro territorio si gioca (e quindi si perde) praticamente il doppio rispetto alla media nazionale. Ben 1400 euro a testa ogni anno, rispetto agli 800 del dato medio italiano.

 

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