Le associazioni di consumatori ‘aprono’ alle partite iva. In arrivo convenzioni di categoria
Adiconsum, Adoc, Federconsumatori e Associazione Consumatori Piemonte si rivolgono anche ai commercianti e piccoli imprenditori per aiutare loro nelle controversie di tutti i giorni: dalle bollette ai contratti capestro. Le associazioni di categoria potranno appoggiarsi a loro
Adiconsum, Adoc, Federconsumatori e Associazione Consumatori Piemonte si rivolgono anche ai commercianti e piccoli imprenditori per aiutare loro nelle controversie di tutti i giorni: dalle bollette ai contratti capestro. Le associazioni di categoria potranno appoggiarsi a loro
Adiconsum, Adoc, Federconsumatori e Associazione Consumatori Piemonte, complessivamente nel 2017 hanno raccolto e gestito 937 controversie, nel 2016 erano 1006, nel 2015 un po’ meno: 872.
Luce, gas e telefonia sono i settori in cui l’abuso delle compagnie – ma in molti casi si tratta di un vero e proprio raggiro – è più frequente, almeno stando ai dati delle pratiche che arrivano sulle scrivanie delle associazioni: 713 (telefonia), 836 (energia). Segue il settore bancario con 564 casi, l’assicurativo e postale (specie i buoni fruttiferi) con 196, TV (74), acqua (73), beni di consumo (127). Le controversie per le locazioni sono state una sessantina. Ma gli alessandrini si sono rivolti ai difensori dei consumatori anche per problemi di sanità, con le pubbliche amministrazioni, trasporti e turismo. Un ampio ventaglio di competenze che ora le quattro associazioni vogliono mettere a disposizione anche dei commercianti e delle partite iva.
È in programma una convenzione con le associazioni di categoria (commerciali, agricole, artigianali), per offrire ai propri iscritti le consulenze specifiche e l’impegno alla mediazione su quelle materie non trattate direttamente dalle corporazioni di riferimento. “Si prospetta un grande lavoro in più ma ci sentiamo di farlo”, hanno commentato, “al negoziante o al professionista capita come a qualsiasi consumatore capita di avere problemi con contratti e utenze. A loro vogliamo pubblicamente manifestare la possibilità di rivolgersi con fiducia ai nostri uffici per una consulenza o per trattare il suo problema”.
Il protocollo d’intesa potrebbe già essere pronto per luglio, massimo settembre. Ogni associazione di categoria sarà libero di aderirvi per inserire nei propri servizi anche quello degli sportelli ‘consumatori’, ma anche la singola attività, pagando la quota associativa, potrà beneficiare dei loro servizi.