“Storie dal mondo di Minrii. Il lupo e il cavaliere” di Marco Bocchio
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3 Maggio 2018
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“Storie dal mondo di Minrii. Il lupo e il cavaliere” di Marco Bocchio

La scoperta del significato delle storie e il mondo descritto è una sfida per il lettore, perché il racconto, non esaurendosi in una banale conclusione cronologica diventa terreno fertile di un’attiva sperimentazione linguistica e tecnica che sempre più lo chiama in causa richiedendone l’attiva cooperazione

La scoperta del significato delle storie e il mondo descritto è una sfida per il lettore, perché il racconto, non esaurendosi in una banale conclusione cronologica diventa terreno fertile di un?attiva sperimentazione linguistica e tecnica che sempre più lo chiama in causa richiedendone l?attiva cooperazione

LO SCAFFALE – Marco Bocchio (Voghera, 1994) inizia l’attività di scrittore forte di una laurea in Storia che gli permette di spaziare con agilità nell’indagine dell’evento, al centro del quale fa emergere, sempre, lo spirito indagatore di chi ricerca la verità. In questi ultimi decenni, se non in questi ultimi anni, si è sviluppato un modo nuovo di raccontare. Gli scrittori, posti di fronte a una società sempre più complessa e problematica, mettono in discussione, non solo i contenuti delle loro storie, ma anche le forme della narrazione.

Nell’opera Storie dal mondo di Minrii. Il lupo e il cavaliere l’autore ci descrive la città di Jaldar in festa. La principessa Hanna del Regno Anglo sta per raggiungerla via mare per convolare a giuste nozze con il principe Lucas, che non condivide il disegno paterno di sposarla, A Lari, fido e sicuro punto di riferimento del Sovrano, il difficile compito di portarlo, fisicamente e intellettualmente, alla maturazione di una scelta difficile ma condivisa.

La scoperta del significato delle storie e il mondo descritto è una sfida per il lettore, perché il racconto, non esaurendosi in una banale conclusione cronologica diventa terreno fertile di un’attiva sperimentazione linguistica e tecnica che sempre più lo chiama in causa richiedendone l’attiva cooperazione

Giovane promessa alla sua prima vera e propria fatica letteraria Marco Bocchio, nelle ultime pagine del libro, annota con gioia una serie di ringraziamenti rivolti ai genitori e agli amici che, come lui stesso ci tiene a sottolineare, gli hanno dato quella carica e quella sicurezza indispensabile a intraprendere e concludere l’opera.

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