La grande fuga dalla Cittadella, così Alessandria perde pubblico ed eventi
Piacenza, Acqui o Casale: città pronte ad ospitare gli eventi che non si possono fare in Cittadella o da altre parti, perché ad Alessandria manca un centro fieristico degno di un capoluogo. Forfait di 'Piacere di Vino': "Mesi di lavoro per niente"
Piacenza, Acqui o Casale: città pronte ad ospitare gli eventi che non si possono fare in Cittadella o da altre parti, perché ad Alessandria manca un centro fieristico degno di un capoluogo. Forfait di 'Piacere di Vino': "Mesi di lavoro per niente"
O almeno così sembra, secondo a quanto scrivono su Facebook gli organizzatori della fiera Piacere di Vino, che l’anno scorso in Cittadella aveva portato diecimila persone a degustare e assaggiare specialità del territorio. “Con molto dispiacere – dopo mesi di lavoro e trattative con l’Amministrazione Comunale e dopo aver investito tempo e risorse – siamo veramente dispiaciuti nel comunicarvi che l’evento Piacere di Vino, già posticipata a maggio, non avrà luogo per difficoltà con il Comune di Alessandria nel trovare una sistemazione alternativa soddisfacente”.
Solo ieri gli organizzatori di AleComics avevano paventato il rischio che la loro fiera potesse saltare, vista l’indisposizione della Cittadella. Stessa sorte per Piacere di Vino di marzo, e chissà per quanti altri eventi. Anche Sport e Benessere – sempre organizzato dall’Associazione Italy Events – è a rischio: il grande evento che coinvolge da sei anni decine di associazioni sportive e di volontariato è in cerca di casa, se per settembre la fortezza non sarà agibile.
Come la fiera del fumetto allettata a traslocare a Novi, anche Italy Events ha ricevuto offerte per portare il proprio lavoro altrove, visto che Alessandria sembra non rieca a tenersi kermesse di richiamo, che vengono realizzate da volontari o privati, quindi a costo zero per l’Amministrazione. Colpa della burocrazia, della sfortuna o della Cittadella che ha più di trecento anni… Non sarebbe solo un problema burocratico, ma anche di ‘stile’: la sensazione – percepita dai mugugni e dai rumors di mesi di trattative – è che queste belle realtà, orgogliose di far qualcosa per Alessandria, non vengano considerate né tanto seguite. Volete fare l’evento? Prego, fate pure. Non si può fare? Pazienza.
Piacenza con il suo ‘Expo’, ma anche solo Casale Monferrato, Acqui Terme, Novi Ligure… tutte città con strutture adeguate ad ospitare fiere al coperto stanno ‘corteggiando’ gli organizzatori delle manifestazioni che stanno letteralmente fuggendo dalla Cittadella e da Alessandria, città a cui manca storicamente un centro fieristico. Che doveva sorgere a San Michele, poi all’ex zuccherificio di Spinetta, poi nella zona industriale. Nulla all’orizzonte, neppure nei proclami dei politici, più impegnati a promettere parcheggi che investimenti per il futuro. Persino Valenza con il suo palazzetto dello sport è pronto a ‘soffiare’ un evento sportivo, evidentemente poco valorizzato in riva al Tanaro.
Mentre da Palazzo Rosso promettono di ‘velocizzare’ le procedure per rendere agibile la Cittadella, almeno altre tre manifestazioni già realizzate gli scorsi anni in città sarebbero in bilico. O indecise se cambiare piazze ed andare in luoghi (anche poco distanti) pronti ad accoglierle a braccia aperte e a dimostrare più riconoscenza per le idee e per il lavoro altrui.