“Soli al comando”: Bruno Vespa racconta debolezze, punti di forza e amori dei leader del ‘900
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2 Gennaio 2018
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“Soli al comando”: Bruno Vespa racconta debolezze, punti di forza e amori dei leader del ‘900

Le biografie di grandi leader del ‘900 per rievocare un secolo di storia attraverso le vite di sedici uomini stranieri e dodici italiani e narrare la solitudine del potere

Le biografie di grandi leader del ‘900 per rievocare un secolo di storia attraverso le vite di sedici uomini stranieri e dodici italiani e narrare la solitudine del potere

LO SCAFFALE – Soli al comando. Da Stalin a Renzi, da Mussolini a Berlusconi, da Hitler a Grillo. Storia, amori, errori di Bruno Vespa (Rai Eri Mondadori 2017, 20 €).

Bruno Vespa (L’Aquila, 1944) dagli esordi giovanissimo, 16 anni appena, come collaboratore per la stampa locale abruzzese, la carriera di giornalista l’ha iniziata, dopo la laurea in giurisprudenza, tesi diritto di cronaca, vincendo come primo classificato il concorso nazionale per telecronisti Rai. Assegnato alla redazione del telegiornale unificato, diventa ben presto inviato speciale. Dal 1996 la sua trasmissione “Porta a porta” è il programma di politica, attualità e costume più seguito. Notevole ricordare che papa Giovanni Paolo II vi intervenne con una memorabile telefonata in diretta. Giornalista, conduttore televisivo ma anche, scrittore, ha vinto nel 2004 il Premio Bancarella, il Saint Vincent per la televisione due volte, nel 1979 e nel 2000 e nel 2011 sia quello alla carriera sia l’Estense per il giornalismo. Storia d’Italia da Mussolini a Berlusconi, Vincitori e vinti, L’Italia spezzata, L’amore e il potere, Viaggio in un’Italia diversa, Donne di cuori, Il cuore e la spada, Questo amore, Il Palazzo e la piazza, Sale, zucchero e caffè, Italiani voltagabbana, Donne d’Italia, C’eravamo tanti amati, sono soltanto alcune delle sue pubblicazioni.

Raccontare il potere piace a Bruno Vespa. Ce ne accorgiamo da ventun anni seguendo la trasmissione “Porta a porta” e non ci deve stupire quindi, che abbia deciso di farlo nel suo ultimo libro “Soli al comando”. Raccolta di ben ventotto biografie di grandi leader del ‘900 per rievocare un secolo di storia attraverso le vite di sedici uomini stranieri e dodici italiani, per narrare la solitudine del potere.

Vespa ha raccontato, nel corso delle numerose interviste televisive che lo hanno visto protagonista in queste settimane, come gli “uomini forti” della storia lo abbiano sempre affascinato, da qui il desiderio di approfondirne vita e opera.

Uomini tanto forti da lasciarsi cadere a causa di un vero e proprio delirio di onnipotenza, la riflessione finale, perché se lampi di genio hanno permesso loro di conquistare il potere, sono per lo più caduti per un inciampo evitabile.

Il nuovo libro di Bruno Vespa, scritto in maniera semplice come è abitudine dell’autore per arrivare dritto al suo pubblico eterogeneo, racconta i grandi uomini, compresi i dittatori del ‘900, prima di tutto come persone quindi, non tralasciando debolezze, punti di forza e amori.

Una scelta che ha dato vita a un racconto lontano dai canoni di un libro di storia perché, sottolinea con enfasi, i “soli al comando” possano essere cattivi avendo un carattere forte, spesso violento, spesso tragico.

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