“Ape Pinu e fuco Fra”, un esempio di creatività a quattro mani
Il libro è impreziosito dai disegni degli allievi del Liceo Artistico Carlo Carrà di Valenza indirizzo Arti Figurative della professoressa Licia Pagano che paiono sprigionare lanima assopita del tratto di penna
Il libro è impreziosito dai disegni degli allievi del Liceo Artistico ?Carlo Carrà? di Valenza ? indirizzo Arti Figurative ? della professoressa Licia Pagano che paiono sprigionare l?anima assopita del tratto di penna
Nella stagione speciale della rinascita della letteratura per l’infanzia la favola, forma narrativa oggetto di crescente interesse per le case editrici, si caratterizza da sempre per arrivare diritta all’anima dei bambini ma anche degli adulti per il semplice meccanismo che, spingendo il lettore di ogni età all’identificazione con il protagonista, fa saltare le difese razionali aiutandolo a vedere la realtà sì nella sua crudezza ma a riconoscere il male e il bene, i vizi e le virtù. Mentre la parola, più generosa rispetto ad altre forme di scrittura, grazie anche a un diverso statuto, manifesta una capacità quasi unica di estendersi nel tempo e nello spazio.
Ogni scrittore, si sa, ha un suo linguaggio privato che utilizza strumenti e stilemi sempre diversi. La favola dal titolo “Ape Pinu e fuco Fra”, che si presente con un’elegante livrea di colore giallo scritta da Albina Bersano e Stefania Tavarone, è un esempio di creatività a quattro mani, dove l’individualità si fonde nel lavoro di coppia generando un testo didattico permeato di passione.
Grazie all’attenzione delle due Autrici, che mettendo a disposizione la loro esperienza nel campo della formazione hanno costruito un percorso a più livelli adatto a tutte le età, l’originalità sta nelle succulenti pillole di erudizione.
Impreziosito dai disegni degli allievi del Liceo Artistico “Carlo Carrà” di Valenza – indirizzo Arti Figurative – della professoressa Licia Pagano che paiono sprigionare l’anima assopita del tratto di penna, la diversità sta nella freschezza intrinseca del gioco drammaturgico come valore unico e immortale della favola.
Albina Bersano – Borgoratto Alessandrino, 1964 – forte dei diplomi di Maturità Tecnica Commerciale ed Educatrice professionale e l’attestato di Operatore di Fattorie Didattiche, pur operando a più livelli e differenziando le sue molteplici esperienze, concentra l’attività lavorativa nella conduzione dell’Azienda Agricola “Cascina dei Moggia” della quale è titolare. Come coltivatrice diretta ne certifica la produzione “biologica” per il settore apistico e senza paragoni può vantare un’attività didattica storica all’interno del progetto GIALLO come il MIELE facendo risalire i primi laboratori al 2015 presso la Scuola dell’Infanzia “Bovio” di Alessandria. E’ vincitrice del Premio Nazionale “Oscar Green” promosso dalla Coldiretti Giovani Impresa in collaborazione con la rivista Campagna Amica per la categoria “originalità nella diversificazione”. Stefania Tavarone – Acqui Terme 1976 – dopo la laurea a pieni voti in Scienze Politiche indirizzo Amministrativo presso la Facoltà di Genova inizia l’attività lavorativa sperimentando con successo l’innata attitudine nell’organizzazione del lavoro sia di squadra che individuale. Riconosciuta ben presto la vera vocazione, quella della valorizzazione della natura e dell’ambiente, non esita a riprendere gli studi approfondendo il mondo apistico e dei mieli che genera la nascita di una fiorente attività imprenditoriale “L’ape Ste”. Senza trascurare la didattica impegnandosi come responsabile nel progetto “apiario Sociale” della Casa di Reclusione di San Michele.