Intascava i soldi del fisco dei clienti? Commercialista a processo
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Irene Navaro - irene.navaro@alessandrianews.it  
24 Novembre 2017
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Intascava i soldi del fisco dei clienti? Commercialista a processo

Secondo l'accusa intascò i soldi dei clienti, destinati all'erario. Circa 800 mila euro. Secondo la difesa quei soldi furono invece regolarmente versati. E' iniziato davanti al tribunale di Alessandria il processo ad un commercialista di Bassignana, accusato di truffa, falso e autoreciclaggio

Secondo l'accusa intascò i soldi dei clienti, destinati all'erario. Circa 800 mila euro. Secondo la difesa quei soldi furono invece regolarmente versati. E' iniziato davanti al tribunale di Alessandria il processo ad un commercialista di Bassignana, accusato di truffa, falso e autoreciclaggio

CRONACA – Secondo l’accusa intascò i soldi dei clienti, destinati all’erario. Circa 800 mila euro. Secondo la difesa quei soldi furono invece regolarmente versati. E’ iniziato davanti al tribunale di Alessandria il processo a Piero Lenti, commercialista di Bassignana, accusato di truffa, falso e autoreciclaggio. A denunciare il commercialista era stata la guardia di finanza, dopo un’indagine avviata nel 2016, a seguito delle querele di due clienti, che si sono ora costituite parti civili al processo.
Ieri mattina sono stati ascoltati dal giudice. Lenti godeva della “totale fiducia” di entrambe, è emerso in aula. Il professionista aveva la gestione della contabilità sia delle attività economiche delle due parti lese, sia del patrimonio personale.
Dalle testimonianze è però emerso come i clienti abbiano ricevuto cartelle esattoriali da parte di Equitalia. Lenti aveva o meno pagato tasse e contributi per i loro clienti?
Una delle due parti civili, Maria Rosa Campese, difesa dall’avvocato Stefano Cresta, disse di aver dato al commercialista 82.500 euro in assegni circolari, non si sa bene se per il pagamento delle tasse o per l’onorario del professionista. “Avevo piena fiducia. Lui mi chiamava e mi diceva cosa c’era da pagare, e io emettevo l’assegno”. La parcella per la prestazione professionale? “Non l’ho mai vista”.
Più o meno la stessa situazione si sarebbe verificata per Gianni Moretto (difeso dall’avvocato Manuela Moretto): in quel caso Lenti aveva accesso anche al conto del cliente, per i pagamenti tramite home banking. “Mi diceva che aveva problemi, che non riusciva ad accedere al conto, così anticipava lui e io gli davo i contanti”. Quanti? “16, 17 mila euro mal contati”. Quanto per l’onorario? “Gli versavo puntualmente circa 800 euro ogni sei mesi. La ricevuta me l’ha fatta vedere una volta e basta”.
Nonostante i versamenti, arrivarono le cartelle di Equitalia. “Il commercialista diceva però che era tutto a posto, di stare tranquillo”.
Sia Lenti, difeso dall’avvocato Stefano Gatti, sia le parti offese sostengono che è tutto documentabile. La prossima udienza è fissata il 3 maggio 2018
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