Formazione, guida novese e cuore valenzano
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Formazione, guida novese e cuore valenzano

Rinnovati i vertici del consorzio ForAl oggi guidato da Enrica Bosio. Una perdita di esercizio da recuperare, una ricapitalizzazione che nessuno vuole fare e la necessità di superare il modello pubblico-privato superato dal mercato

Rinnovati i vertici del consorzio ForAl oggi guidato da Enrica Bosio. Una perdita di esercizio da recuperare, una ricapitalizzazione che nessuno vuole fare e la necessità di superare il modello pubblico-privato superato dal mercato

ECONOMIA E LAVORO – Formazione professionale indispensabile? Tutti d’accordo. Ma quella interamente finanziata da contributi pubblici ha fatto il suo tempo perché le risorse sono sempre meno e sempre più scarse, quindi ora deve andare sul mercato. Come sta accadendo per la sede di Valenza e la collaborazione avviata con Bulgari. Altri progetti sono allo studio, ma è necessario che tutti, a cominciare dagli enti pubblici, ci credano. Comunque sia, per il Consorzio provinciale per la formazione For.Al è arrivato il giorno della svolta che è coinciso con il rinnovo del consiglio di amministrazione, oggi guidato da Enrica Bosio (a sinistra nella foto, insieme a Vittoria Porro, direttore), novese, affiancata alla vicepresidenza da Adelio Ferrari, presidente provinciale di Confartigianato. “Ci aspetta un duro lavoro – sono state le prime parole della presidente – ma le risorse umane all’interno del For.Al hanno competenze e capacità. Lavorando in rete in stretto contatto con i soci, i territori e le aree produttive sicuramente si potrà uscire da questo periodo difficile”. Un periodo critico, segnato anche dal ricorso alla cassa integrazione, perché il Bilancio dello scorso anno ha chiuso con una perdita di esercizio di 136.000 euro e soprattutto perché la Regione deve ancora versare circa ottocentomila euro. Con quattro sedi (Alessandria, Valenza, Novi e Casale), circa cinquecento allievi e oltre una dozzina di corsi, il consorzio è una delle realtà più radicate della formazione.

Il nuovo consiglio di amministrazione è composto dai consiglieri Nicola Tattoli (già presidente), Gianluca Cravera (indicato dal Comune di Valenza), Alberto Busto (Casale), Domenico Rao (Alessandria) e Piero Gulminetti (segretario provinciale di Confartigianato, organizzazione che è rappresentata in modo robusto all’interno del consorzio). La strada resta abbastanza in salita anche perché nessun socio ha intenzione di finanziare la ricapitalizzazione del For.Al, anche alla luce delle difficoltà di gestione dei corsi nelle singole sedi territoriali. Solo Valenza sta procedendo a un ritmo definito “importante” da Massimo Barbadoro, oggi assessore comunale e nel recente passato consigliere di amministrazione del consorzio, ma questa sede può contare su una serie di positivi intrecci territoriali e di realtà come Bulgari che hanno dato vita a rilevanti sinergie con l’ente formativo. Alcuni soci privati (come Confindustria) che hanno dato il via libera al Bilancio, hanno anche scelto di conservare la quota consortile però dicendo chiaramente che non essere pronti a iniettare risorse ulteriori o sostenere eventuali aumenti di capitale. Inoltre è sempre più sotto osservazione la gestione pubblico-privata, formula consortile che oggi non appare più coerente con una economia e un mercato del lavoro lontanissimi da quella che era la realtà, nel 1998, in cui il centro ha iniziato a operare.  

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