L’export cala, ma intanto arriva il ‘Jewellery Export Lab’
Il rapporto UnionCamere sul 2016 evidenzia una contrazione, anche se il Piemonte occupa ancora il quarto posto a livello nazionale. Il ruolo del Distretto valenzano
Il rapporto UnionCamere sul 2016 evidenzia una contrazione, anche se il Piemonte occupa ancora il quarto posto a livello nazionale. Il ruolo del Distretto valenzano
In questo quadro si inserisce il Distretto orafo di Valenza che a sua volta si incastona nel settore dell’export che vale oltre sei miliardi di euro e registra un saldo commerciale tra i primi del manifatturiero. Ed è su queste basi che Agenzia Ice e Confindustria Federorafi lanciano il progetto Jewellery Export Lab, un percorso “Tailor made” di supporto alle aziende del settore orafo/argentiero, con incontri specifici ed assistenza personalizzata, finalizzato ad accrescere le capacità di penetrare e consolidare i mercati esteri da parte delle aziende orafe. Il programma è strutturato ad hoc sulle esigenze delle aziende orafe e presenta un approccio originale ed innovativo: si articola in un audit iniziale di preselezione per una migliore conoscenza dell’azienda, seguito da sei giornate di training frontale replicato su quattro sedi nei principali distretti orafi (Valenza, Arezzo, Marcianise/Campania e Vicenza) per concludersi con una fase di coaching individuali presso le aziende. L’evento in provincia si svolgerà a Confindustria Alessandria il 12, 13, 19, 20, 26 e 27 giugno. Spiega Ivana Ciabatti, presidente Federorafi: “L’Agenzia Ice ha creduto insieme a noi a questo progetto, investendo tempo e risorse. Come presidente sono orgogliosa di poter proporre ai miei colleghi un programma strategico con degli obiettivi precisi, con uno sviluppo imprenditoriale e con la volontà unanime di misurarne i risultati. Il coinvolgimento diretto dei territori con la collaborazione di Confindustria Toscana Sud, Il Tarì di Marcianise, Confindustria Alessandria e Confindustria Vicenza, è l’ulteriore dimostrazione dell’importanza del fare sistema lungo l’intera filiera”.