San Massimo e le radici medievali poco note. Festa e rievocazione
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San Massimo e le radici medievali poco note. Festa e rievocazione

Domenica 29 Valenza festeggia il suo patrono, Massimo, santo popolare vissuto in epoca longobarda. La storia della città è molto antica, ma troppi non la conoscono. Non solo oro, insomma.

Domenica 29 Valenza festeggia il suo patrono, Massimo, santo popolare vissuto in epoca longobarda. La storia della città è molto antica, ma troppi non la conoscono. Non solo oro, insomma.

VALENZA – San Massimo, vescovo di Pavia in epoca paleocristiana, può essere definito il fondatore di Valenza. La leggenda narra che proprio lui decise di radunare quelle borgate sparse per formare un centro urbano più difendibile e organizzato.
Nato da illustre famiglia valenzana intorno al 450, prima si dedica alla carriera militare, poi a quella ecclesiastica evangelizzando Valenza e luoghi circostanti. Morì nel 511.
Come ogni santo popolare, anche Massimo è il protagonista di una leggenda. La tradizione popolare vuole che Massimo avesse lanciato una colomba per decidere dove far sorgere Valenza. Dove si posò venne definito il centro della città. La festa patronale sarà domenica 29. Considerata la città dei laboratori orafi e dell’artigianato di lusso, in poche occasioni Valenza ricorda il suo passato medievale molto antico, le cui radici affondano nelle dominazioni Longobarde.

Questa giornata è uno dei pochi momenti all’anno in cui si celebra la storia cittadina e in un certo senso l’orgoglio, oltre l’oro e le pietre preziose.

Per la giornata sono previste ovviamente cerimonie religiose e pubbliche, con inizio alle 9,30 a Palazzo Pellizzari, ritrovo ufficiale delle autorità e dei cittadini che vorranno partecipare. Subito dopo partirà il corteo con i ceri e i celebranti verso il duomo, per la vera e propria benedizione con l’accensione dei ceri e successiva funzione religiosa, verso le 10.
Nel pomeriggio si terrà la rievocazione storica della vicenda di San Massimo, organizzata dalla Pro Loco, con uno spettacolo in ricchi e pregevoli costumi medioevali a cura del Laboratorio artistico “Principessa Valentina” di Asti.
Il programma prevede alle 15 la partenza del corteo da Piazza XXXI Martiri con tamburi e figuranti, San Massimo, il Priore, i Nobili Signori, cittadini e popolo di Valenza. Proclamazione dello Statuto comunale redatto intorno all’anno Mille e citazioni a ricordo della leggenda del patrono. Alle 15.45: rappresentazione della leggenda di San Massimo con animazione ed allegorie. Sfida e duello tra due campioni che rievocano la lotta cruenta tra i guerrieri di Odoacre e Teodosio. Intervento del Priore che narra l’intervento di San Massimo ed i suoi auspici per la popolazione a di Valenza.
Lo spettacolo degli sbandieratori inizierà alle 16,30. All’evento principale è abbinato un mercatino in corso Garibaldi: bancarelle di enogastronomia e di artigianato vario saranno a disposizione dal mattino fino al tramonto.

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