Nasce il profumo di Valenza per esportare il nome della città nel mondo
Due imprenditrici hanno creato le essenze per ambienti 'oro' e 'argento' ispirate alle eccellenze valenzane, inventando il marchio Acqua di Valenza. L'idea è vendere questo profumo nelle gioiellerie
Due imprenditrici hanno creato le essenze per ambienti 'oro' e 'argento' ispirate alle eccellenze valenzane, inventando il marchio Acqua di Valenza. L'idea è vendere questo profumo nelle gioiellerie
L’idea è venuta a due imprenditrici Marika e Patrizia Bonetto, titolari del negozio di oggetti per la casa “Viale Repubblica”, “per rimettersi in gioco rilanciando anche il lavoro della nostra città e come l’oro e l’argento anche le profumazioni gocce d’oro e gocce d’argento accompagneranno Valenza in giro per il mondo”.
Acqua di Valenza è il marchio di loro proprietà di due fragranze per ambienti, venduto in eleganti vasetti con diffusori a bacchette, che si ispirano alla gioielleria valenzana, vanto e traino dell’economia locale. Non è la prima volta che un territorio crea il proprio profumo. Lo hanno fatto sul Lago di Garda, meta di turismo ed economie ben diverse. Ma è giusto anche pensare in grande per una città come Valenza, le cui sorti sono inesorabilmente legate all’oreficeria: se non ci pensano le associazioni, gli enti i gli amministratori a studiare qualche buona idea per il rilancio, ben venga un’iniziativa privata come questa che apre le porte ad un marketing territoriale molto “in”.
Le due vulcaniche imprenditrici hanno così contattato alcuni “nasi” (sono chiamati così i creatori di profumi) del comasco, e dopo vari incontri hanno creato le due essenze su misura, una più forte e una più delicata, nominati come i due metalli preziosi, facilmente riconoscibili: “Acqua di Valenza nasce con l’intenzione di rilanciare il nome della nostra città e creare un elemento che ci identifichi per le cose belle che Valenza da sempre produce ed esporta in tutto il mondo. Si tratta di un’iniziativa rivolta a favorire l’intero territorio valenzano, in particolare il settore commerciale e sviluppare l’interesse turistico, anche in considerazione del ritorno di immagine che Valenza riceverà dalla distribuzione di un prodotto che ne riporta il nome”.
Ne sono convinte Marika e Patrizia, pronte a sondare la disponibilità di tutte le gioiellerie cittadine, per far ospitare le loro boccette profumate nei negozi, tra collane, anelli e diamanti luccicanti. È un’idea nuova, e pertanto non priva di rischi. Ma la determinazione c’è e chissà che sull’onda dell’entusiasmo, ra qualche anno non possiamo vedere dietro la vetrina di un negozio di lusso anche una eau de toilette per la donna che vuole profumare… d’oro.