Bookcity e il week end si colora di libri
Una kermesse dal 17 al 20 novembre da non perdere a unora di treno: letteratura scienza arte e architettura si abbracciano tra loro in un mix che porta felicemente a spasso il lettore nella città di Manzoni, Gadda e Buzzati
Una kermesse dal 17 al 20 novembre da non perdere a un?ora di treno: letteratura scienza arte e architettura si abbracciano tra loro in un mix che porta felicemente a spasso il lettore nella città di Manzoni, Gadda e Buzzati
E contraddice il detto che leggere è questione di pantofole. A Bookcity occorrono scarpe comode. A fare i turisti per caso a Bookcity può andarti bene (e capiti all’intervista di Geppi Cucciari al regista Ozpeteck ed è uno spasso intelligente e brioso) o male, e incappi in una recita fatta da adulti che ti fanno rimpiangere le pantofole. Quindi in generale meglio organizzarsi, evitare il last minute e farsi una… scaletta alla milanese.
Si trova tutto on line, l’organizzazione è sempre più efficiente.
Il calendario è quasi mastodontico per questa quinta edizione che apre il 17 e chiude il 20 novembre: millecento appuntamenti distribuiti in 260 luoghi della città, 1.700 ospiti tra scrittori, giornalisti, critici, editori, bibliotecari e librai. Fino al 20 novembre la città sarà un pullulare di presentazioni, reading, incontri, mostre e spettacoli anche in luoghi tutti da scoprire. Qualche nome, assolutamente settario: Claudio Magris, Francesco Piccolo, Dacia Maraini, Oliviero Toscani, Natalia Aspesi, Vittorio Lingiardi.
Si parte il 17 con la serata inaugurale al teatro Dal Verme dove Elif Shafak, la scrittrice turca che combatte per la libertà di parola, parla del suo libro Tre figlie di Eva e riceve dal sindaco il Sigillo della città. Si chiude il 20 al teatro Franco Parenti con l’autrice da best seller Clara Sánchez che presenta Lo stupore di una notte di luce, atteso seguito di Il profumo delle foglie di limone un milione di copie vendute), insieme a Marcello Fois con letture dal vivo di Isabella Ragonese. Nel mezzo, uno sterminato programma. Oltre al Castello Sforzesco, i luoghi nevralgici sono il teatro Franco Parenti, con i dibattiti sull’economia e gli scrittori da grande pubblico come lo spagnolo Ildefonso Falcones, Corrado Augias, Andrea Vitali e Francesco Piccolo, nel reading con Elena Stancanelli “L’ora del sesso”; la Triennale con le storie raccontate da Alessandro Baricco, Glenn Cooper, Antonio Manzini, Valerio Massimo Manfredi e Paul Beatty; il Mudec insieme a Base con il dibattito su “identità e incontro”, un focus sui giovani con il rap per J-Ax e lo scrittore Paolo Cognetti, e uno sui linguaggi digitali con gli youtubers; il Museo della Scienza e della tecnologia che si aprirà verso “futuri possibili” con l’omaggio a Dario Fo e al suo ultimo libro su Darwin, Roberto Cingolani, Massimo Recalcati e Giacomo Rizzolatti.
Ma la cosa più nuova sono – come si dice – le location, luoghi poco noti al grande pubblico come lo Studio Museo Francesco Messina, La Casa Boschi Di Stefano o l’Istituto dei ciechi. Le star andranno invece in luoghi assai rinomati, per esempio Roberto Saviano presenta il nuovo libro al Teatro Carcano, dove passeranno anche Aldo Giovanni e Giacomo; Luis Sepúlveda è sia al Piccolo Teatro sia alle Gallerie d’Italia. Roberto Vecchioni canta al Piccolo Teatro Studio, mentre Gianna Nannini ha scelto la libreria Rizzoli. Da inseguire la maratona Le voci della città ai Laboratori della Scala dell’ex Ansaldo a cura di Daniele Abbado: dalle 18 di sabato 19 alle 10 di domenica 20, senza soluzione di continuità saranno letti ad alta voce brani da Le città invisibili di Italo Calvino e di altri libri che hanno al centro della narrazione la città.
Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e senza prenotazione, ma è consigliato presentarsi con anticipo se si vuole assicurarsi il posto in sala. Al Castello vengono distribuiti tagliandi di ingresso a partire da 45 minuti prima degli eventi.
Essenziale munirsi della app ATM per muoversi in città.
Info: bookcitymilano.it