Sanità: la parola alla Conferenza dei Sindaci
La Conferenza dei Sindaci si è riunita per affrontare lo spinoso tema della sanità locale. Dopo l'elezione del nuovo presidente, Titti Palazzetti, e del suo vice, Aldo Visca, via libera allo spostamento della sede legale da Casale ad Alessandria. Visionata, con riserva, la proposta di intenti e il giudizio sugli obiettivi dei Direttori Generali
La Conferenza dei Sindaci si è riunita per affrontare lo spinoso tema della sanità locale. Dopo l'elezione del nuovo presidente, Titti Palazzetti, e del suo vice, Aldo Visca, via libera allo spostamento della sede legale da Casale ad Alessandria. Visionata, con riserva, la proposta di intenti e il giudizio sugli obiettivi dei Direttori Generali
PROVINCIA – I lavori della Conferenza dei Sindaci sono iniziati in una sala gremita, nel pomeriggio di ieri, mercoledì 16 settembre. I primi cittadini, provenienti da tutta la provincia, si sono riuniti per discutere di una questione particolarmente sentita e delicata: la sanità locale, da tempo nell’occhio del ciclone e vittima di tagli e riduzioni. Un’occasione di incontro che indubbiamente stava a cuore agli oltre cento sindaci convenuti, che hanno così potuto anche procedere con l’elezione del presidente e del vice presidente e affrontare temi come la modifica della sede legale dell’Asl di Alessandria, la presentazione dell’Atto Aziendale e dell’Articolazione distrettuale.L’assemblea si è aperta con l’elezione del nuovo presidente, Titti Palazzetti, sindaco di Casale Monferrato, e del vice presidente, Aldo Visca, primo cittadino di Cerrina, scelti dalla maggioranza. “Il centro destra proclama la propria astensione – spiega Paolo Borasio, sindaco di Castelletto Monferrato – perché riteniamo importante dare spazio al sindaco di un piccolo comune, come si era già preventivato“. Sulla stessa linea d’onda anche il primo cittadino di Frugarolo, Pietro Gazzaniga, e Gianluca Bardone, sindaco di Tortona, che spiega come “in una riunione con gli amministratori dei comuni del tortonese si era ipotizzata una mia candidatura. Di fronte al desiderio espresso dai colleghi, di scegliere un piccolo comune, mi faccio indietro ma, anche in coerenza con il ricorso al Tar, propongo l’astensione”. 
All’ordine del giorno anche lo spostamento della sede legale dell’Asl da Casale Monferrato ad Alessandria, approvato all’unanimità, in un’ottica di riorganizzazione che, spiega Rita Rossa, “va incontro alle necessità di riduzione dei costi che un decentramento, invece, manterrebbe elevati. La speranza è che questi risparmi possano avere un reinvestimento sul territorio in termini di servizi alla cittadinanza, anche per giustificare una decisione che, già in passato, si era rivelata spinosa”. A spiegare le ragioni della necessità di ricondurre tutto nel capoluogo è il direttore generale dell’Asl, Gilberto Gentili, che ha illustrato come “la necessità di avere un’unica sede centralizzata permetta di avere tutti i dirigenti amministrativi facilmente raggiungibili e reperibili. Questo spostamento, poi, ci permetterebbe di far riferimento al Tribunale di Alessandria, con cui abbiamo più rapporti, rendendo anche più facile la questione burocratica”. “Del resto la sede legale non ci ha aiutato a tenere al top l’ospedale – commenta la neoeletta presidente, Palazzetti – e in un periodo di risorse tanto limitate ci sembra sconsiderato far battaglie di facciata, ancor più per una sede che è di fatto deserta da anni”.
Gentili ha quindi illustrato la nuova divisione in distretti, organizzata tra Acqui/Ovada, Novi/Tortona, Casale Monferrato e Valenza/Alessandria. “Puntiamo ad avere quattro unità operative complesse, nonostante il numero degli abitanti del primo blocco non sia sufficiente. In questo caso chiederemo una deroga, anche in funzione dello stato di area disagiata dell’Ospedale interessato, sperando così di poter partire con quattro direttori con le medesime capacità gestionali. Procederemo quindi a scrivere coi singoli comuni quei capitoli che riguardano la presa in carico dei pazienti fragili, dagli anziani ai tossicodipendenti, passando per i nuovi poveri e i pazienti psichiatrici“. A destare qualche polemica, infine, la necessità di esprimere un parere sui risultati raggiunti dai Direttori Generali sugli obiettivi assegnati dalla Regione per gli anni 2013 e 2014: l’assemblea ha preso atto del documento, chiedendo tuttavia di verificare insieme alla Regione la coerenza e la fattibilità degli obiettivi assegnati dall’Assessorato, in un’ottica di dialogo e partecipazione.