Sanità: la parola alla Conferenza dei Sindaci
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Stefania Cava - stefania.cava@alessandrianews.it  
17 Settembre 2015
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Sanità: la parola alla Conferenza dei Sindaci

La Conferenza dei Sindaci si è riunita per affrontare lo spinoso tema della sanità locale. Dopo l'elezione del nuovo presidente, Titti Palazzetti, e del suo vice, Aldo Visca, via libera allo spostamento della sede legale da Casale ad Alessandria. Visionata, con riserva, la proposta di intenti e il giudizio sugli obiettivi dei Direttori Generali

La Conferenza dei Sindaci si è riunita per affrontare lo spinoso tema della sanità locale. Dopo l'elezione del nuovo presidente, Titti Palazzetti, e del suo vice, Aldo Visca, via libera allo spostamento della sede legale da Casale ad Alessandria. Visionata, con riserva, la proposta di intenti e il giudizio sugli obiettivi dei Direttori Generali

PROVINCIA – I lavori della Conferenza dei Sindaci sono iniziati in una sala gremita, nel pomeriggio di ieri, mercoledì 16 settembre. I primi cittadini, provenienti da tutta la provincia, si sono riuniti per discutere di una questione particolarmente sentita e delicata: la sanità locale, da tempo nell’occhio del ciclone e vittima di tagli e riduzioni. Un’occasione di incontro che indubbiamente stava a cuore agli oltre cento sindaci convenuti, che hanno così potuto anche procedere con l’elezione del presidente e del vice presidente e affrontare temi come la modifica della sede legale dell’Asl di Alessandria, la presentazione dell’Atto Aziendale e dell’Articolazione distrettuale.
 
A dirigere i lavori il sindaco del capoluogo, Rita Rossa, che ha dichiarato di essere “disponibile a prenderci tutte le responsabilità che ci spettano, senza però venir meno al primo diritto fondamentale, quello alla salute. L’idea, a fronte del poco tempo per l’analisi della documentazione per la proposta d’intesa, è di esprimere un parere con riserva, segnalando eventuali modifiche ed indicando alla Regione le obiezioni mosse dalle amminisitrazioni“. Concorde il primo cittadino di Novi Ligure, Rocchino Muliere, che ha invitato a “utilizzare bene una risorsa come quella dell’Assemblea dei Sindaci. Quello che abbiamo tra le mani è un atto importante e la Regione ci deve dare la possibilità di presentare, eventualmente, delle obiezioni, magari articolando la discussione tra centri zoona e concilio ristretto”. I tempi, per quanto stretti, sembrano esserci: dalla scadenza della proposta all’invio definitivo c’è infatti una finestra di quasi un mese, sufficiente per articolare il lavoro sui territori e muovere suggerimenti

L’assemblea si è aperta con l’elezione del nuovo presidente, Titti Palazzetti, sindaco di Casale Monferrato, e del vice presidente, Aldo Visca, primo cittadino di Cerrina, scelti dalla maggioranza. “Il centro destra proclama la propria astensione – spiega Paolo Borasio, sindaco di Castelletto Monferrato – perché riteniamo importante dare spazio al sindaco di un piccolo comune, come si era già preventivato“. Sulla stessa linea d’onda anche il primo cittadino di Frugarolo, Pietro Gazzaniga, e Gianluca Bardone, sindaco di Tortona, che spiega come “in una riunione con gli amministratori dei comuni del tortonese si era ipotizzata una mia candidatura. Di fronte al desiderio espresso dai colleghi, di scegliere un piccolo comune, mi faccio indietro ma, anche in coerenza con il ricorso al Tar, propongo l’astensione”. 


All’ordine del giorno anche lo spostamento della sede legale dell’Asl da Casale Monferrato ad Alessandria, approvato all’unanimità, in un’ottica di riorganizzazione che, spiega Rita Rossa, “va incontro alle necessità di riduzione dei costi che un decentramento, invece, manterrebbe elevati. La speranza è che questi risparmi possano avere un reinvestimento sul territorio in termini di servizi alla cittadinanza, anche per giustificare una decisione che, già in passato, si era rivelata spinosa”. A spiegare le ragioni della necessità di ricondurre tutto nel capoluogo è il direttore generale dell’Asl, Gilberto Gentili, che ha illustrato come “la necessità di avere un’unica sede centralizzata permetta di avere tutti i dirigenti amministrativi facilmente raggiungibili e reperibili. Questo spostamento, poi, ci permetterebbe di far riferimento al Tribunale di Alessandria, con cui abbiamo più rapporti, rendendo anche più facile la questione burocratica”. “Del resto la sede legale non ci ha aiutato a tenere al top l’ospedale – commenta la neoeletta presidente, Palazzetti – e in un periodo di risorse tanto limitate ci sembra sconsiderato far battaglie di facciata, ancor più per una sede che è di fatto deserta da anni”. 

Gentili ha quindi illustrato la nuova divisione in distretti, organizzata tra Acqui/Ovada, Novi/Tortona, Casale Monferrato e Valenza/Alessandria. “Puntiamo ad avere quattro unità operative complesse, nonostante il numero degli abitanti del primo blocco non sia sufficiente. In questo caso chiederemo una deroga, anche in funzione dello stato di area disagiata dell’Ospedale interessato, sperando così di poter partire con quattro direttori con le medesime capacità gestionali. Procederemo quindi a scrivere coi singoli comuni quei capitoli che riguardano la presa in carico dei pazienti fragili, dagli anziani ai tossicodipendenti, passando per i nuovi poveri e i pazienti psichiatrici“. A destare qualche polemica, infine, la necessità di esprimere un parere sui risultati raggiunti dai Direttori Generali sugli obiettivi assegnati dalla Regione per gli anni 2013 e 2014: l’assemblea ha preso atto del documento, chiedendo tuttavia di verificare insieme alla Regione la coerenza e la fattibilità degli obiettivi assegnati dall’Assessorato, in un’ottica di dialogo e partecipazione. 

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