Si torna a scuola ma mancano ancora più di 50 insegnanti
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Irene Navaro - irene.navaro@alessandrianews.it  
14 Settembre 2015
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Si torna a scuola ma mancano ancora più di 50 insegnanti

Tornano sui banchi di scuola 48.274 studenti in provincia di Alessandria. Ma regna ancora il caos sulla copertura delle cattedre. Oggi la “chiamata” per 76 insegnanti convocati dal ministero. Il fabbisogno era però di 130 docenti... Con la riforma Renzi sulla “Buona scuola” sono state fatte 148 nomine

Tornano sui banchi di scuola 48.274 studenti in provincia di Alessandria. Ma regna ancora il caos sulla copertura delle cattedre. Oggi la ?chiamata? per 76 insegnanti convocati dal ministero. Il fabbisogno era però di 130 docenti... Con la riforma Renzi sulla ?Buona scuola? sono state fatte 148 nomine

PROVINCIA – La scuola “da i numeri” anche per l’anno scolastico 2015/2016. Sui banchi della provincia oggi torneranno 48.274 alunni. Qualcuno, a dirla tutta, ha già iniziato da qualche giorno, “merito” dell’autonomia scolastica che consente piccole variazioni sul calendario. La maggior parte delle scuole, tuttavia, torna ad aprire i portoni oggi, lunedì.
Ma, mentre gli alunni saranno tutti presenti, a mancare potrebbe essere ancora qualche insegnate. Non per “colpa” o cattiva volontà, si intende. Proprio oggi, in concomitanza con l’avvio dell’anno scolastico dopo la riforma Renzi, si concluderà la “fase B”, ossia l’assegnazione delle cattedre ancora non coperte con la fase Zero e la fase A.
Come avevamo tentato di spiegare, la riforma ha consentito di potenziare l’organico in tutta Italia. In provincia di Alessandria sono stati “immessi a ruolo”, ossia assunti a tempo indeterminato, per usare un linguaggio privatistico, 148 insegnanti (19 nelle scuole di primo grado, 33 in quelle di secondo grado, 44 nelle suole per l’infanzia, 52 nella primaria), su un “contingente” di 228 posti.

Con la Fase B sono partite dal Ministero 76 lettere di convocazione tra i “fuori sede” che avevano indicato la provincia di Alessandria tra le preferenze. Questi si dovranno presentare lunedì per una sorta di chiamata: chi c’è, c’è, ed entra in ruolo. Chi non accetta, finisce fuori dalla graduatoria. Il fabbisogno è però di 130 insegnati. I rimanenti 54 posti (ammesso che tutti i 76 si presentino puntuali al primo giorno di scuola) saranno “pescati” dalle liste delle scuole, come supplenti.

I dati sono stati forniti dall’ufficio scolastico regionale che ha fatto una fotografia puntuale della situazione. Si scopre, grazie alla fotografia, – oltre ai dati già scritti sopra – che in provincia di Alessandria ci sono 50 istituti di cui 3 circoli didattici, 30 istituti comprensivi, 1 istituto di primo grado. I dirigenti sono 34 e i reggenti 18.
Il totale dei 48.274 alunni sono così ripartiti: 7.565 nella scuola dell’infanzia; 16.234 nella primaria; 9.912 nella secondaria di I grado (scuola media); 14.563 nella secondaria di II grado e rappresentano l’8,95% della popolazione scolastica regionale. Il picco di iscrizioni più basso di alunni si è registrato nell’anno scolastico 2009/2010 per la primaria e nel 2011/2012 per la secondaria.
Il personale organico di diritto, in provincia, è di 3.752 insegnanti, quello “di fatto” di 3.930 unità. Tra le scuole secondarie il 48,70% frequenterà per l’anno 20015/2016 un liceo, in lieve aumento rispetto all’anno precedente (il dato è regionale); il32,40% ha scelto un istituto tecnico e il 18,90% un istituto professionale. L’alessandrino risulta essere anche una provincia di alunni “modello”: il 99,40% ha ottenuto il diploma di scuola secondaria di secondo grado (ci battono Asti con il 99,56% e il Verbano Cusio Ossola con il 99,47%) e ben 30 hanno ottenuto la lode nella votazione finale.

“Quello che si sta avviando – ha dichiarato il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Fabrizio Manca – è un anno scolastico che si prospetta impegnativo, ma stimolante per la sfida che pone l’attuazione della riforma. Una sfida che le scuole affronteranno con la certezza di avere più risorse finanziarie a disposizione ed un numero di docenti e non docenti incrementato rispetto agli anni precedenti. Infatti, non solo saranno in classe gli insegnanti neo immessi in ruolo per effetto della Legge 107 del 13/7/2015, ma con un ulteriore sforzo compiuto dal MIUR e dall’Ufficio Scolastico Regionale si è fatto in modo di potenziare gli interventi a sostegno degli alunni disabili e di assicurare il personale Amministrativo Tecnico Ausiliario necessario per il corretto funzionamento delle segreterie scolastiche, dei laboratori e per garantire la sicurezza degli alunni.
L’Ufficio Scolastico Regionale, che vuole confermarsi come struttura al servizio delle istituzioni scolastiche, affiancherà e supporterà i dirigenti scolastici, gli insegnanti e tutto il personale scolastico nell’impegno per la realizzazione degli obiettivi posti dal Governo e dal Parlamento per il miglioramento del sistema scolastico nazionale e regionale”.

“In occasione dell’inizio di questo nuovo anno scolastico – ha dichiarato l’assessore all’Istruzione Gianna Pentenero – ci tengo a rivolgere ai dirigenti, ai docenti, a tutto il personale, e in particolare agli studenti e alle loro famiglie un sincero augurio. È un anno davvero particolare, perché, dopo anni di tagli, si torna ad investire nella scuola con nuove ed importanti risorse, ad esempio per quanto riguarda l’edilizia scolastica e il personale docente. Ma non è che l’inizio. La nostra è una buona scuola, fatta di tante piccole e grandi buone pratiche che la Regione ha intenzione di continuare a sostenere e tutelare grazie anche alla collaborazione e l’integrazione con il territorio.
Sapendo di poter contare sulla passione e competenza dei dirigenti, del corpo docente e di tutti i lavoratori della scuola, ribadisco che l’amministrazione regionale rivolgerà il massimo impegno affinché, anche per gli anni futuri, l’effettivo esercizio del diritto all’istruzione e l’attuale livello di qualità dell’offerta formativa piemontese vengano garantiti”.

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