Jack Savoretti, da Genova al palco del Music Summer Festival
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Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
1 Agosto 2015
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Jack Savoretti, da Genova al palco del Music Summer Festival

Ultime due date per il Music Summer Festival all’Outlet di Serravalle Scrivia. Dopo l’esordio con Chiara e l’abbraccio oceanico tributato a Francesco De Gregori, questa sera, sabato 1° agosto, sarà la volta di Jack Savoretti mentre l’8 agosto toccherà a John Newman.

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SERRAVALLE SCRIVIA – Ultime due date per il Music Summer Festival all’Outlet di Serravalle Scrivia. Dopo l’esordio con Chiara e l’abbraccio oceanico tributato a Francesco De Gregori (oltre 15 mila persone hanno assistito sabato scorso al concerto del principe dei cantautori italiani), questa sera, sabato 1° agosto, sarà la volta di Jack Savoretti mentre l’8 agosto toccherà a John Newman. Due appuntamenti con la grande musica internazionale, sempre totalmente gratuiti.

Savoretti, da Genova al successo
Sarà quasi un ritorno a casa per Jack Savoretti: il 31enne cantautore britannico che sabato sera, 1° agosto, si esibirà all’Outlet di Serravalle Scrivia è infatti mezzo britannico e mezzo genovese. Un musicista con molte anime e molti “passaporti”, non solo in senso figurato: il nonno, partigiano, contribuì alla liberazione di Genova dai nazifascisti; il padre invece sposò una ragazza inglese e insieme si trasferirono a Londra. Ma la famiglia era destinata a girare ancora a lungo per l’Europa. Alla fine arrivarono a Lugano, dove Jack frequentò la Scuola Americana e dove prese quello che egli stesso descrive come “un bastardo accento transatlantico”.
Bastano queste poche note biografiche a farci capire che parliamo di un cantautore che affonda le proprie radici in diverse culture e differenti storie musicali. Probabilmente è proprio questo mix a conferire forza alle sue melodie, un cocktail ben dosato di rock, soul, blues e tanto pop.
L’ultimo suo disco, “Written in Scars”, è il prodotto di un artista giovane ma che nel corso degli anni ha raggiunto una buona maturità espressiva. “Dopo otto anni ho finalmente trovato il mio genere musicale. Mi sento come se fosse il mio primo vero album», ha spiegato Savoretti, anche se il cantautore si tratta in realtà del quarto disco. «È un album con il quale volevo uscire dal cliché del cantautore solo voce e chitarra e far ascoltare tutto quello che fa parte del mio mondo musicale, tutte le cose che amo di più attraverso le mie nuove canzoni”.
In “Written in Scars” ci sono davvero molte influenze musicali, comprese quelle italiane come Dalla, Battisti, Tenco “che nell’infanzia mi faceva ascoltare mio padre”. Ma anche il soul, Stevie Wonder, Marvin Gaye, e poi il rock e il country. L’anima italiana si concretizza in “Written in Scars” anche grazie alla collaborazione con il cantautore genovese Zibba. Savoretti si è anche esibito nella “sua” Genova, per la precisione allo stadio di Marassi, in occasione della partita Genoa-Juventus. Per chi tifava il cantante? Beh, provate a immaginare…

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