Aral: fallimento? No, ricapitalizzazione per 1 milione di euro
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Aral: fallimento? No, ricapitalizzazione per 1 milione di euro

L'assemblea dei Comuni soci di Aral ha votato la proposta di ricapitalizzazione per un milione di euro. Presidente Delucchi: "perdita significativa nel 2014, di oltre 2 milioni di euro, che ha portato a zero il capitale sociale". Abonante: "se non si seguiva questa strada, c'era il fallimento e la messa in liquidazione"

L'assemblea dei Comuni soci di Aral ha votato la proposta di ricapitalizzazione per un milione di euro. Presidente Delucchi: "perdita significativa nel 2014, di oltre 2 milioni di euro, che ha portato a zero il capitale sociale". Abonante: "se non si seguiva questa strada, c'era il fallimento e la messa in liquidazione"

 PROVINCIA – All’orizzonte, per Aral (Consorzio di smaltimento rifiuti) le strade erano due: il fallimento e di conseguenza la messa in liquidazione oppure la ricapitalizzazione. E si è scelta quest’ultima via. Infatti la fotografia portata all’assemblea dei Comuni soci dal nuovo Consiglio di amministrazione (entrato in carica ad ottobre 2014) nella seduta di mercoledì, 4 marzo, è stata di una “tragica” situazione economico finanziaria. Al 31 dicembre 2014 il bilancio di quell’anno chiudeva con una significativa perdita, di 2 milioni 681 mila euro, “per mutamenti avvenuti nel mercato, con un abbassamento dei rifiuti conferiti” come ha spiegato il presidente, ingegner Fulvio Delucchi. Infatti fino al 2013 i bilanci di Aral erano sempre stati chiusi in utile, in positivo.

“Il capitale sociale era di 1 milione 500 mila euro e il patrimonio netto di Aral di 2 milioni 065 mila. Essendo la perdita superiore al patrimonio netto, la strada era quella di chiedere ai Comuni, ognuno per la propria quota, di ricapitalizzare per poter rientrare delle perdite”. E così è stato fatto: 1 milione di euro di ricapitalizzazione. Ora i singoli comuni hanno 60 giorni per portare questa richiesta nei rispettivi Consigli Comunali, che decideranno se accoglierla o meno. “Due votazioni divise – spiega Delucchi – una sul bilancio 2014 che ha visto alcuni contrari (circa 6-7 Comuni) e alcuni astenuti; altra votazione invece per la necessità di rimettere il capitale sociale. Anche in questo caso alcuni comuni si sono astenuti, ma possiamo dire che la votazione sia stata in buona parte favorevole”. Si parla di una quota a favore del 95% (quando il quorum era del 78%), considerando che i soli comuni di Alessandria e Valenza insieme detengono più dell’85% (72,95% di quote Alessandria e 12,25% Valenza).

“Un percorso lungo per arrivare sin qui – hanno confermato sia il presidente Delucchi che l’assessore al Bilancio di Alessandria, Giorgio Abonante – fatto di più assemblee con i Comuni, formali e informali”. Un risultato però, “che dimostra che ci hanno voluto dare fiducia” ha commentato il presidente di Aral. “C’è la volontà da parte di molti comuniha aggiunto Abonante – di voler trovare una way out, una via di uscita. Sia che si tratti di poter confluire nella Grande Amag, oppure no”. Una “scossa” all’Aral che sembra essere arrivata con il nuovo CdA: “i primi mesi del 2015 sono andati bene. Aral è in utile. E la prospettiva positiva dal nuovo Consiglio di amministrazione è arrivata per tutto l’anno in corso” ha spiegato l’assessore di Palazzo Rosso. Questa “positività” non ha fatto che bene, per ora. 

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