Raffica di assemblee in provincia per difendere le pensioni
Le organizzazioni sindacali piemontesi dei pensionati convocano sette assemblee in tutta la provincia per tutelare i propri diritti. Gregori: "Tempo di passare dalla delega alla partecipazione"
Le organizzazioni sindacali piemontesi dei pensionati convocano sette assemblee in tutta la provincia per tutelare i propri diritti. Gregori: "Tempo di passare dalla delega alla partecipazione"
PROVINCIA – Quello che sta per iniziare sembra avere tutte le caratteristiche di un autunno ‘caldo’, anche sul fronte delle pensioni. “Abbiamo in programma una grande mobilitazione per il mese di settembre – dichiara Marino Boido, segretario generale Spi-Cgil Alessandria – e sono stati messi a punto numerosi incontri, nella provincia di Alessandria, per incontrare e parlare con i pensionati. Le nostre priorità sono tre: vogliamo estendere il bonus di 80 euro ai redditi da pensione, vogliamo fermare la caduta del potere d’acquisto delle pensioni, calata del 30% negli ultimi 15 anni e vogliamo ridurre le tasse sulle pensioni: paghiamo, unici in Europa, più tasse di quando lavoravamo e abbiamo il doppio di tasse della media europea”.
Anche Alessio Ferraris, segretario generale Cisl Alessandria-Asti, concorda nel definire “preoccupante l’attuale situazione. Sono cambiate le squadre, ma non i problemi: l’immobilismo degli ultimi anni ha fatto sì che i sacrifici fatti dalle persone non siano serviti a nulla. La priorità, insomma, è la ripresa del lavoro e dell’economia: sono da valutare i problemi legati al fisco e alle pensioni, facendo attenzione a chi fa del grido ‘troppe tasse’ un pericoloso cavallo di battaglia. Le tasse servono per i servizi che non possiamo permetterci di perdere. Per quanto riguarda le pensioni – conclude – bisogna rivedere la legge Fornero, portando all’attenzione di tutti anche il tema dei giovani, che attualmente non versano contributi: bisogna pensare ad una soluzione, per evitare di avere, tra qualche anno, una generazione senza una pensione”.
