Un piccolo passo avanti verso la Grande Amag
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Un piccolo passo avanti verso la Grande Amag

Il secondo atto d'indirizzo dell'amministrazione comunale verso la nascita della Multiutility, che prenderebbe sotto la propria ala anche Amv di Valenza trova appoggio in Consiglio comunale dai gruppi di maggioranza. Arriva invece il "no" del Pdl e del M5S. Rossa: "Rivendichiamo questo modello e queste scelte"

Il secondo atto d'indirizzo dell'amministrazione comunale verso la nascita della Multiutility, che prenderebbe sotto la propria ala anche Amv di Valenza trova appoggio in Consiglio comunale dai gruppi di maggioranza. Arriva invece il "no" del Pdl e del M5S. Rossa: "Rivendichiamo questo modello e queste scelte"

ALESSANDRIA – Un piccolo passo avanti verso la Grande Amag è stato fatto. Il Consiglio comunale – nella seduta di ieri, venerdì 25 luglio – ha infatti approvato con il voto favorevole dei gruppi che sostengono la maggioranza (17 consiglieri, tra numerosi assenti visto il periodo) il secondo atto d’indirizzo, che è una sorta di vero e proprio “primo atto operativo” come sottolineato più e più volte l’ex sindaco Piercarlo Fabbio. A votare contro il provvedimento sono stati invece i 5 stelle (Di Filippo e Malerba) e gli stessi esponenti del Pdl presenti (Fabbio, Locci, Sciaudone). Astenuto Raica del Gruppo Misto. Nessun presente per Udc e Lega Nord.

Ad aprire i giochi è Sel. Il capogruppo Renzo Penna presenta due emendamenti al provvedimento, tutto concentrati sulla necessità di evidenziare la “natura pubblica” della rete idrica, come voluto da referendum popolare e anche l’aspetto “non residuale” della permanenza nella sfera pubblica di ciascuna delle unità produttive che andranno a comporre la Grande Amag. Nulla da ridire sul primo punto: “se ce lo avessero chiesto, avremmo sottoscritto anche noi” sostiene Fabbio. Ampio appoggio anche dal presidente della Federazione della Sinistra Ciro Fiorentino. “La nostra speranza è che non sia solo la rete idrica, ma che anche la filiera dei rifiuti resti in mano pubblica”. Sulla permanenza invece nella sfera pubblica c’è il parere contrario del Pdl: “c’è la volontà di una pubblicizzazione delle aziende e dei percorsi, mentre le norme vanno nella direzione opposta, andando verso una riduzione a carico dei Comuni delle società e dei servizi”.

In generale il provvedimento non trova l’approvazione dal maggiore gruppo di opposizione: “manca documentazione pre-analitica sull’inserimento di Amv, l’azienda di Valenza – ricorda Fabbio – Non sappiano i debiti, i crediti. Non conosciamo la situazione economica e di bilancio, né di quanti dipendenti siano coinvolti. Insomma ci chiedete di votare ma stiamo lavorando sui condizionali”. Altra questione “sulla quale non ci si sofferma” – secondo l’ex sindaco – è che “oggi Aral chiude in attivo anche se di 100 mila euro, perché conferisce l’80% dei rifiuti da fuori, che sono quelli che fanno chiudere in positivo il bilancio. Ora bisogna cambiare rotta, come impone l’Europa, quindi non abbiamo nemmeno più la garanzia dei 100 mila euro di avanzo”. Contro queste esternazioni il presidente Penna, che con la solita educazione  nei modi che gli è propria, si rivolge così al presidente Fabbio: “prima di dare consigli, bisognerebbe ammettere di avere sbagliato in passato”. Errori e ritardi di ieri hanno portato alla condizione in cui ci si trova oggi, secondo il rappresentante di Sel. “I fatti sono che c’è stata una mala gestio su tutta questa partita per troppo tempo” interviene il grillino Di Filippo. “Non fossilizziamoci sulla questione pubblico/privato, perché le questioni in ballo sono davvero tante”. E intanto a correre dietro alla possibili soluzioni c’è il tempo. Poco per poter arrivare a salvare le cose. Aral in primis, come ricorda il rappresentante del Pd, Camillo.

E così a rivendicare queste scelte, questa decisione e l’aver intrapreso questo percorso verso la Multiutility è direttamente il primo cittadino, Rita Rossa. “Non si può ridurre tutto ad una semplificazione tra pubblico e privato. C’è un dibattito aperto anche a livello nazionale”. “Mi sento di rivendicare questa visione che portiamo avanti: i piani industriali e l’aspetto finanziario è fondamentale, ma questa è per noi una scelta e un indirizzo politico”. E a Rita Rossa piace pensare che possa diventare un modello: “se sarà così, noi avremo già intrapreso il percorso giusto”. E questa strada, “non mette in discussione le gare, ma anzi tenta di costruire dei soggetti che possano partecipare magari anche a gare fuori dal territorio, non solo nel mercato locale”. Concetto e obiettivo ribadito anche dall’assessore Giorgio Abonante: “l’aspetto centrale del sistema che stiamo strutturando è proprio quello di affrontare le gare!”. Ora bisognerà aspettare l’assemblea dei sindaci di Aral del 29 luglio per capire cosa farà la partecipata valenzana. Per poi tornare – magari – in Consiglio comunale con un atto che faccia ancora un ulteriore passo in avanti verso la Holding Amag.

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