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    Redazione - redazione@alessandrianews.it  
    11 Settembre 2012
    ore
    00:00 Logo Newsguard

    Un presidio per Chiara

    Sabato 15 settembre, in corso Garibaldi, ci sarà una raccolta firme per Chiara e per tutte le donne che in diverse parti del mondo, subiscono soprusi e trovano seri ostacoli al dispiegamento dei loro diritti, nel rispetto dell'uguaglianza tra i sessi

    Sabato 15 settembre, in corso Garibaldi, ci sarà una raccolta firme per Chiara e per tutte le donne che in diverse parti del mondo, subiscono soprusi e trovano seri ostacoli al dispiegamento dei loro diritti, nel rispetto dell'uguaglianza tra i sessi

    Ha deciso di chiamarsi Comitato “Valenza per Chiara”, il gruppo di cittadini che ha organizzato il presidio che si svolgerà sabato 15 settembre, nelle vie centrali di Valenza per sostenere pubblicamente Chiara Invernizzi, tenuta “prigioniera” in Arabia Saudita, a Jeddah, dall’ex marito musulmano che dopo averla ripudiata le ha negato il consenso all’espatrio

    “Crediamo sia indispensabile che, per aiutare Chiara concretamente e farle ottenere la liberta’ di tornare a casa, i cittadini valenzani e non solo le istituzioni, facciano sentire la propria voce e la propria solidarieta’. – spiegano gli organizzatori – Il caso di Chiara, che sentiamo ancora piu’ vicina a noi tutti per il suo essere valenzana e legata alla nostra comunita’, ci deve far comprendere l’importanza dei diritti umani e civili in tutte le societa’; il possesso di tali diritti rappresenta la base su cui far crescere e sviluppare la societa’ ed il benessere del paese in cui si vive.”

    Attraverso facebook, su richiesta di tante persone che sollecitavano la necessità di una mobilitazione in merito, è stato avviato il passaparola per far conoscere l’iniziativa. Attualmente sono molte realtà che hanno deciso di aderire alla mobilitazione, a partire dallo sportello donna “Progetto Valchiria”, ma anche comuni cittadini valenzani (e non solo), enti, associazioni, politici. 
    Nell’arco della giornata di sabato i cittadni che fanno parte del comitato saranno presenti in corso Garibaldi  con un gazebo e chiederemo una firma per Chiara e per tutte le donne che in diverse parti del mondo, subiscono soprusi e trovano seri ostacoli al dispiegamento dei loro diritti, nel rispetto dell’uguaglianza tra i sessi.

    “Chiediamo a tutti i valenzani, quindi, un piccolo atto di testimonianza, di solidarieta’ per una donna a cui e’ stata tolta la liberta’ di scelta del proprio futuro e che rischia una pena spropositata per ottenere diritti che le spettano quale persona.”

    Quest’iniziativa viene realizzata grazie al contributo di Maurizio Oddone – capogrupp in consiglio comunale per la Lega Nord – e vedrà la partecipazione anche dell’eurodeputato leghista Oreste Rossi, che proprio in questi giorni ha lanciano un appello nell’aula di Strasburgo affinchè la baronessa Catherine Ashton – Alto Rappresentante per la politica estera dell’Ue -, “definisca la posizione di ferma condanna dell’Europa in difesa di una nostra cittadina» e «perché vengano attivati tutti i possibili canali di mediazione diplomatica, europea ed internazionale, per il suo rimpatrio in Italia”.

    “Chiara – ha dichiarato Rossi – dopo aver denunciato alle autorità locali le violenze e le minacce subite dall’ex marito, è stata portata addirittura in Tribunale da quest’ultimo, con l’accusa di appropriazione indebita di denaro ed adulterio, reato per il quale la sharia islamica prevede la pena di morte”.

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