Consiglio comunale: all’ordine del giorno la prima variazione del bilancio di previsione del 2012
Convocato giovedì 26 luglio. Si discuterà anche del futuro tempio crematorio e del destino dellex Ospedale Mauriziano
Convocato giovedì 26 luglio. Si discuterà anche del futuro tempio crematorio e del destino dell?ex Ospedale Mauriziano
Ulteriore proposta la modifica dell’elenco annuale e del piano triennale delle opere pubbliche con l’inserimento del progetto preliminare per la costruzione e la gestione di un tempio crematorio mediante procedura di project financing. L’opera verrebbe realizzata da un privato, che diventerebbe concessionario del servizio pubblico. La situazione territoriale vede la richiesta di questo servizio in ascesa e la presenza di crematori a Savona, Genova, Novara, Pavia, Milano, Torino, quindi non in diretta prossimità, e parrebbe favorevole un’ipotesi di presenza a Valenza. Torna la proposta di delibera d’iniziativa dei consiglieri comunali Deangelis (Pdl), Oddone, Gatti e Fioravanti (Lega Nord), che prevede modifiche al regolamento Tia sul compostaggio domestico, con proposte di riduzione delle tariffe per i cittadini virtuosi. È la seconda volta che la proposta viene presentato dopo la bocciatura di maggioranza (minoranza astenuta). Il gruppo consiliare della Lega Nord presenta mozione urgente sulla Legge 482/1999 sul riconoscimento della lingua piemontese da parte dello Stato e adesione all’appello del comitato Piemont482. Lo stesso gruppo ha presentato interrogazione sulle politiche in materia di pari opportunità a seguito anche del regolamento approvato per la costituenda consulta.
Sempre la Lega Nord ha presentato mozione per un contributo a favore delle popolazioni terremotate dell’Emilia Romagna tramite l’invito per ogni consigliere comunale a donare tutti i gettoni di presenza dei Consigli Comunali (mediamente 20 euro per consigliere a Consiglio) del primo semestre 2012 alle popolazioni terremotate tramite organismo individuato dalla Regione Piemonte. La proposta procede nel solco della proposta solidale compatibile con le ristrettezze di bilancio dello scorso Consiglio Comunale nel quale, con un emendamento al bilancio, la maggioranza aveva proposto e ottenuto la riduzione di 9 mila euro, da inviare ai terremotati, dal fondo di 124 mila euro destinato soprattutto alle spese per feste patronali, festività natalizie e iniziative di rilancio commerciale. Nell’interrogazione presentata dal gruppo consiliare del Partito Democratico relativa alle prospettive di riconversione dell’ospedale ex Mauriziano di Valenza, si parte da quanto prescritto dalla Deliberazione del Consiglio regionale 3 aprile 2012, n. 167 – 14087 Approvazione del Piano socio-sanitario regionale 2012-2015 nella quale lo stesso presidio viene definito sinteticamente come “da riconvertire”. Nel quadro di complementarietà che oggi offre il presidio di Valenza all’offerta ospedaliera generale del Distretto socio-sanitario, potrebbe emergere la posizione attuale dell’Assemblea dei Sindaci. E il timore di “pura chiusura” che periodicamente aleggia nella comunità valenzana in conseguenza alla perdita progressiva di reparti, e la sensazione di abbandono del territorio da parte dei servizi , potrebbe essere in qualche modo smentita o suffragata. È bene ricordare che l’Ospedale di Valenza faceva parte del patrimonio dell’Ordine Mauriziano, e le sue sorti sono state legate alle conseguenze del declassamento, commissariamento e liquidazione dell’ordine: il presidio fu infatti “sganciato” insieme agli altri storici ospedali (l’Umberto I a Torino e Lanzo) e del nuovo centro di ricerca e cura (Candiolo) dalle proprietà dell’ordine per essere consegnati alle Regione Piemonte, senza che questa disponesse alcun indennizzo, e poi alle aziende sanitarie locali. La Corte Costituzionale ha già dato ragione alla Fondazione Ordine Mauriziano, nata sulle ceneri dell’Ordine Mauriziano e proprietaria degli altri beni immobili dell’Ordine, che rivendicava la proprietà degli ospedali mauriziani di Lanzo e Valenza, e la sentenza della Consulta che, nel 2006, dichiarò l’illegittimità della legge regionale che aveva trasferito alle proprie aziende sanitarie locali, “a titolo definitivo e non oneroso”, i beni dei presidi ospedalieri di Lanzo e Valenza. Inoltre Valenza oggi dispone di strutture territoriali alternative all’ospedalizzazione, le quali potrebbero avere grande peso specifico sul mantenimento di alcune tipologie di posti letto qualora la riconversione del presidio portasse alla costituzione esclusiva di ambulatori.
Sempre il Partito Democratico ha presentato interrogazione relativa alla costruzione di un biodigestore, impianto di recupero rifiuti organici per la produzione di biogas, in Regione Oche, a cura di un privato. Qualora questa informazione corrispondesse a verità, verrebbe richiesta la condivisione dell’iter procedurale di approvazione dello stesso, e delle politiche ambientali dell’Amministrazione. Questo tipologia di impianto infatti comporta comunque un bilancio delle ricadute ambientali da rilevare, non necessariamente negative, quali lo studio d’impatto ambientale e pareri tecnici eventualmente acquisiti nell’istruttoria: suolo e sottosuolo, ambiente idrico, emissioni odorigene, emissioni atmosferiche e rumore, traffico e viabilità, rifiuti, paesaggio, energia, rischio antincendio. La conclusione avrà poi un “trasversale” presentato dai consiglieri Deangelis, Botta, Cautela, Salvi, Fioravanti, Griva e Siepe su un intervento di edilizia popolare in strada Molinello Gazzolo.