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Tre milioni in oro svaniti nel nulla
Parte di un carico d'oro partito da Arezzo in direzione Bruxelles, e transitato anche per Valenza, è sparito nel nulla. Ancora avvolte nel mistero momenti e luogo della sparizione
Parte di un carico d'oro partito da Arezzo in direzione Bruxelles, e transitato anche per Valenza, è sparito nel nulla. Ancora avvolte nel mistero momenti e luogo della sparizione
La storia prende il via da Arezzo, all’azienda Chimet specializzata nel recupero di metalli preziosi dagli scarti di lavorazione. Una ditta belga ha mandato lì i suoi “rifiuti” per recuperare l’oro in essi contenuto. La Chimet compie il suo lavoro, recupera il materiale pregiato e prepara il carico per spedirlo a Bruxelles, in assositi contenitori posti sotto sigillo, con il costante controllo delle telecamere. Vengono poi caricati su un furgone di sicurezza in direzione Valenza dove, in una breve sosta di due ore, vengono messi su un altro mezzo blindato che gli porta all’aeroporto di Malpensa, il tutto sempre sotto sorveglianza filmata. Qui c’è l’ultimo passaggio. L’oro viene messo su un volo di linea per Bruxelles e per la capitale belga se ne parte. All’arrivo ecco però la sorpresa. In alcuni contenitori il metallo pregiato era svanito. Al suo posto pesi da palestra. L’ammanco ammonta alla cifra di 3 milioni di euro. Di dove, come e quando siano spariti è mistero.
Tutti coloro che hanno maneggiato i contenitori sono inattaccabili. A testimoniare per loro ci sono le telecamere e le loro deposizioni non danno adito a dubbi. Carabinieri di Arezzo, Alessandria e Interpol si sono messe subito sotto con le indagini. A loro ora il difficile compito di mettere insieme tutti i pezzi di questo puzzle.