Società
Il lutto
Ex orafo a Valenza, straordinaria voce folk, uomo affabile e amante della compagnia. Domani le esequie.
3 Dicembre 2025
ore
13:00
VALMADONNA - Chacho Marchelli , quando c'era, si sentiva. Con quella voce baritonale e quella voglia di stare tra la gente, per cantare, raccontare, ridere. Se n'è andato a seguito di complicazioni dopo un intervento chirurgico. Era nato nel 1946 a Valmadonna , e qui domani, giovedì alle 15, si celebreranno le esequie (il rosario stasera alle 21). Ad accompagnarlo per l'ultimo viaggio, la moglie, i colleghi musicisti, gli amici di sempre, quelli del 'C'era una volta', il museo della Gambarina per il quale si è speso molto. Chacho, l'Argentina e Alessandria Al secolo Vincenzo Marchelli, deve l'appellativo Chacho ai trascorsi in Argentina quando, bambino, andò al seguito dei genitori emigrati laggiù. Il "muchacho" alla spagnola divenne, qui, semplicemente Chacho. E Chacho è rimasto, quando faceva il camionista, quando ha gestito un locale nel sobborgo e pure durante la sua lunga carriera da orafo a Valenza . Poi, certo, è sul palco che lo si ricorda. Coi Tre Martelli soprattutto, lui "depositario di un modo di cantare vero e popolare", per dirla con Enzo Conti, che del gruppo folk è il fondatore. Con Chacho, Alessandria perde un'ugola invidiabile, un sorriso bonario, un uomo mai banale, col quale intrattenersi era una piacere.