Non c’è posto, da dieci giorni attende l’operazione per la gamba rotta
Dal Pronto Soccorso alla geriatria per mancanza di posti letto (occupati da pazienti covid). Il calvario di un 77enne
ALESSANDRIA – Dal 30 ottobre è entrato all’ospedale per un femore rotte e non è ancora stato operato. “Per favore fate qualcosa, ho scritto anche al Ministro della Salute perché non è possibile rischiare di far peggiorare un anziano perché tutti i posti sono occupati da pazienti covid”. E’ il grido di dolore di Viorica Ciconel: il suo compagno – 77 anni, ex dipendente delle Poste – era stato portato dal quartiere Cristo dove abitano al Pronto Soccorso più di dieci giorni fa perché si era rotto il femore. “Lo hanno ricoverato in geriatria, perché mi hanno detto che il reparto ortopedia era stato convertito per i malati di coronavirus“, racconta.
La compagna ci tiene a sottolineare che i medici sono tutti gentili e molti bravi. Ma la situazione si sta facendo insostenibile, soprattutto perché il quadro clinico è cambiato: “Avrebbero dovuto operarlo lunedì, ma è risultato positivo al covid, quando al primo tampone in ingresso non lo era. Ci hanno prospettato un trasferimento in provincia di Cuneo. Ha una gamba rotta e posso curarlo a casa, basta che venga operato al più presto”.
La degenza si fa giorno dopo giorno più problematica: “Le piaghe da decubito gli danno molto fastidio, soffre sempre di più”.
Viorca Ciconel ha scritto una email anche al Ministro della Salute per sensibilizzare sulla situazione dei malati diversi da quelli di coronavirus. “Per ora senza risposta”.